Una EPD è una dichiarazione ambientale certificata di prodotto, che fornisce dati ambientali sul ciclo di vita dei prodotti in accordo con lo standard internazionale ISO 14025. L’EPD è un sistema internazionale e verificato da un ente parte terza, che garantisce una carta d’identità ambientale “registrata” con dati affidabili; molto impiegata in tutti i settori, utile agli operatori per conoscere tutti gli impatti ambientali dei prodotti utilizzati nella filiera produttiva.
Per redigere un EPD è necessario uno studio LCA (Life Cycle Assessment) del prodotto in base alle norme ISO 14040. L’LCA, quindi, è uno strumento per analizzare le implicazioni ambientali di un prodotto lungo tutte le fasi del suo ciclo di vita, ossia: l’estrazione delle materie prime, la lavorazione dei materiali, l’assemblaggio del prodotto, l’uso e lo scenario di fine vita (“dalla culla alla tomba”). Le implicazioni ambientali coprono tutti i tipi di impatto sull’ambiente, come il consumo di risorse e l’emissione di sostanze pericolose.
Il Life Cycle Assessment è uno studio realizzato con l’ausilio di solide banche dati e software professionali di supporto tra cui SimaPro, leader tra i software di analisi e reporting LCA.
Lo studio LCA, concettualmente, rappresenta una reale convergenza nella direzione della sostenibilità solo se si applicano le conoscenze che ne scaturiscono, alla eco-progettazione ed al miglioramento dei parametri ambientali rilevati.
L’EPD, infatti, di per sé non rappresenta una garanzia che quello che viene rilevato nel prodotto sia ecosostenibile; prima ancora di registrare una dichiarazione ambientale (EPD) non appropriata, un percorso virtuoso dell’azienda comprende preventivamente lo studio degli ambiti di miglioramento dell’impatto ambientale del prodotto per evitare spiacevoli sorprese nelle dichiarazioni ambientali pubblicate.
Per questo non ha valore chi ha o no il “bollino” dell’EPD, al contrario sono rilevanti i “contenuti” delle dichiarazioni ambientali registrate e sono premiati quei prodotti che esprimono reali vantaggi per i clienti che utilizzeranno quei prodotti e i dati.
Il sistema stesso EPD, vissuto consapevolmente, diventa strategico dal momento che obbliga alla conoscenza in profondità degli aspetti ambientali legati al prodotto/servizio e consente una comunicazione dei pregi eventuali dello stesso in modo trasparente e oggettivo.
Un percorso corretto, quindi, per le aziende comprende sempre una analisi “hotspots” preliminare da parte di un team di esperti, la rimozione dei punti critici o riduzione del loro impatto e infine la pubblicazione di una dichiarazione ambientale (EPD) che esprime vantaggi rispetto alla concorrenza.
Sulla base di questi presupposti, la Dichiarazione Ambientale di Prodotto (EPD) e il metodo di valutazione LCA (Life Cycle Assessment) rappresentano un affidabile e sicuro supporto scientifico per garantire una comunicazione corretta e trasparente di concreti vantaggi offerti ai clienti.
Le dichiarazioni ambientali di prodotto EPD, sono pubblicate presso appositi registri tra i quali sussiste il mutuo riconoscimento nei vari Paesi di origine; molto dipende dalle strategie aziendali e non si esclude la possibilità di registrare un EPD di un’azienda italiana presso il registro di un “program operator” svedese (Environdec) oppure su quello italiano (EPD Italia).
Su questi registri è anche possibile fare una ricerca degli EPD pubblicati anche dai propri concorrenti e conoscere in anticipo il proprio posizionamento competitivo in termini di sostenibilità.
I costi di una dichiarazione EPD comprendono: la fase di studio e consulenza per l’analisi dei dati e report LCA, conforme alle norme di categoria, i costi della certificazione dello studio (a cura di ente terzo di certificazione), i costi di registrazione sul “program operator” selezionato.
In relazione a questi ultimi è possibile fare riferimento alle tariffe pubblicate dagli operatori sui loro siti:
www.environdec.com
www.epditaly.it
Gennaro Durante
Founder Forethinking Srl