Fore Thinking

Guida pratica VSME e Competitive Double Materiality© Forethinking

 

Autori: Gennaro Durante, Claudio Rosito, Roberta Matteo

 

Introduzione

 

Con l’entrata in vigore della Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD), le aziende, incluse le PMI, si trovano di fronte alla necessità di adottare un approccio strutturato e trasparente per la rendicontazione della sostenibilità.

In realtà l’obbligo sussiste per le aziende con più di 250 dipendenti o più di 40 milioni di fatturato, tuttavia c’è uno scenario nuovo economico e sociale che presenta rischi e opportunità per tutti.

Lo standard di riferimento per le grandi imprese è il Regolamento ESRS del 31 luglio 2023, allo stesso tempo la Comunità Europea ha compreso l’importanza di coinvolgere anche le piccole e medie imprese (PMI) nella transizione verso un’economia più sostenibile. Per questo motivo, sono state elaborate linee guida specifiche per aiutare le PMI a integrare la sostenibilità nelle loro attività su base volontaria; edite da EFRAG il 17/12/24 gli standard VSME (Voluntary standard for non-listed micro-small- and medium-sized undertakings) saranno a breve adottati dalla stessa Comunità Europea che le ha commissionate.

 

Perché la sostenibilità è importante per le PMI?

 

  • Accesso al mercato: Le aziende che dimostrano un impegno verso la sostenibilità sono sempre più apprezzate dai consumatori e dagli investitori.
  • Innovazione: La sostenibilità genera trazione per l’innovazione e lo sviluppo di nuovi prodotti e servizi.
  • Riduzione dei costi: Adottare pratiche sostenibili può portare a una riduzione dei costi, ad esempio attraverso l’efficienza energetica o la gestione sostenibile delle risorse.
  • Miglioramento della reputazione: Un’azienda sostenibile gode di una migliore reputazione e può attrarre talenti.

 

Lo standard VSME per le PMI

 

L’EFRAG (European Financial Reporting Advisory Group) ha svolto un ruolo fondamentale nello sviluppo degli standard VSME (Voluntary Sustainability Reporting Standard for SMEs), ovvero gli standard volontari di rendicontazione sulla sostenibilità pensati appositamente per le piccole e medie imprese (PMI). EFRAG è un organismo tecnico che fornisce consulenza alla Commissione Europea in materia di contabilità e reporting finanziario. Grazie alla sua expertise l’EFRAG ha elaborato un framework di reporting sulla sostenibilità che, pur essendo più semplice degli ESRS (European Sustainability Reporting Standards) destinati alle grandi imprese, sia comunque allineato con i principi generali della rendicontazione di sostenibilità.

 

Quali sono le caratteristiche principali degli standard della norma VSME

 

  • Flessibilità: Gli standard VSME sono stati pensati per essere adattabili alle diverse dimensioni e complessità delle PMI.
  • Graduale: Le PMI possono iniziare con un livello di dettaglio base e poi approfondire progressivamente la loro rendicontazione.
  • Allineati con gli ESRS: Gli standard VSME sono coerenti con gli ESRS, facilitando così il passaggio a standard più dettagliati in futuro.
  • Volontari: La partecipazione agli standard VSME è volontaria, ma può rappresentare un vantaggio competitivo per le PMI.

 

Quali sono i benefici degli standard VSME per le PMI?

 

  • Trasparenza: Permette alle PMI di comunicare in modo chiaro e trasparente le proprie pratiche sostenibili a stakeholder quali clienti, investitori e fornitori.
  • Miglioramento della reputazione: Un’azienda che adotta gli standard VSME dimostra un impegno verso la sostenibilità, migliorando la propria immagine.
  • Accesso a finanziamenti: Sempre più istituti finanziari e investitori considerano i fattori ESG (ambientali, sociali e di governance) nella valutazione del rischio di credito.
  • Allineamento con le normative future: Adottare gli standard VSME aiuta le PMI a prepararsi ai futuri obblighi di reporting sulla sostenibilità.

Gli standard VSME rappresentano uno strumento prezioso per le PMI che desiderano intraprendere un percorso di sostenibilità. Grazie alla loro flessibilità e allineamento con i principi generali della rendicontazione di sostenibilità, gli standard VSME consentono alle PMI di comunicare in modo efficace il proprio impegno verso un futuro più sostenibile.

 

Guida EFRAG agli standard VSME

 

Nel corso del 2024 l’European Financial Reporting Advisory Group (EFRAG) ha avviato una consultazione pubblica, terminata il 21 maggio 2024, che ha consentito di elaborare due documenti relativi ai principi di rendicontazione di sostenibilità per le PMI quotate (che entreranno in vigore con atto delegato a gennaio 2026) e agli standard di regolazione volontari per le PMI non quotate. Il risultato di quest’ultimo gruppo di lavoro è un riferimento normativo (VSME Standard) redatto in coerenza con l’ESRS per le grandi imprese e comprensiva di requisiti proporzionati alle dimensioni delle PMI.

A differenza del regolamento ESRS per le grandi imprese la norma VSME non ha valore legale, ma sono un riferimento per l’adozione di un approccio volontario e “referenziato” per gli stakeholders delle piccole e medie imprese, in particolare per i clienti e per le banche che sono obbligate ad integrare i principi della sostenibilità nei criteri di valutazione del credito.

 

Cosa contengono queste linee guida della norma VSME?

 

Le linee guida per le PMI sulla sostenibilità offrono una serie di strumenti e indicazioni pratiche, tra cui:

  • Definizione degli obiettivi di sostenibilità: Come stabilire obiettivi realistici e misurabili in linea con la strategia aziendale.
  • Identificazione degli impatti ambientali e sociali: Come valutare gli impatti della propria attività sull’ambiente e sulla società.
  • Scelta degli indicatori di sostenibilità: Quali indicatori utilizzare per monitorare i progressi verso gli obiettivi.
  • Integrazione della sostenibilità nei processi aziendali: Come integrare la sostenibilità nella gestione quotidiana dell’azienda.
  • Comunicazione della sostenibilità: Come comunicare in modo efficace le proprie azioni e i propri risultati in materia di sostenibilità.

 

I Moduli della norma VSME

 

La norma VSME comprende la possibilità di scegliere tra due Moduli di rendicontazione:

Modulo “Basic”; comprende il riferimento a metriche base relative a tutti i temi ambientali, sociali e di governance. Con il Modulo Basic l’impresa fondamentalmente si impegna a rendicontare in relazione alla propria condotta in relazione ai temi ESG e la politica, le iniziative e gli investimenti per il futuro verso un’economia più sostenibile.

Modulo “Comprehensive”; comprende, oltre, alle informazioni del Modulo Basic, una rilevazione più puntuale dei dati, che probabilmente saranno incluse nelle richieste dei finanziatori, investitori e clienti aziendali dell’impresa.

 

Forethinking, standard VSME e doppia materialità

 

Forethinking ha partecipato al gruppo di consultazione EFRAG VSME che si è espressa in merito alla rendicontazione di sostenibilità volontaria per le piccole e medie imprese i cui titoli non sono presenti sul listino di borsa. L’esperienza del gruppo di lavoro ha permesso a Forethinking di elaborare un proprio modello di orientamento per le PMI che comprende anche l’analisi della doppia materialità e un’analisi dello scenario competitivo dell’azienda.

Gli standard VSME non impongono l’analisi della “Doppia materialità”, tuttavia, quest’ultima, riteniamo sia uno degli aspetti centrali del processo di sviluppo di una nuova consapevolezza dei rischi e delle opportunità del nuovo paradigma della sostenibilità.

La Doppia Materialità rappresenta un pilastro per identificare e gestire gli impatti economici, ambientali e sociali di un’azienda. Comprendere come condurre efficacemente questa analisi e riconoscerne i vantaggi specifici può fare la differenza per le PMI che vogliono distinguersi nel mercato. La doppia materialità si basa su due dimensioni strettamente collegate. Da un lato, considera la materialità (rilevanza) finanziaria, cioè il modo in cui i fattori ambientali, sociali e di governance (ESG) influenzano la performance economica e la resilienza aziendale. Dall’altro, analizza la materialità (rilevanza) d’impatto, ovvero gli effetti che le attività aziendali producono sull’ambiente, sulla società e sugli stakeholder. Questa visione integrata permette di mappare i rischi e le opportunità, migliorando la gestione strategica e l’efficacia delle decisioni.

L’analisi della doppia materialità si sviluppa attraverso diverse fasi ben definite. In primo luogo, è fondamentale analizzare il contesto in cui opera l’azienda, considerando il panorama normativo, le dinamiche di settore e i trend globali, come il cambiamento climatico e l’evoluzione tecnologica. Successivamente, si passa all’identificazione degli impatti, dei rischi e delle opportunità. Questa attività richiede una raccolta strutturata di dati, spesso attraverso strumenti propri della “cassetta degli attrezzi” dell’analisi strategica, integrando le informazioni con quelle già presenti nei sistemi di gestione aziendale.

In questa fase è possibile definire una soglia di significatività, non solo in linea con gli standard internazionali, per concentrare l’attenzione sugli aspetti più rilevanti per l’azienda in termini di opportunità di mercato e del miglioramento della relazione con i suoi stakeholder (clienti, dipendenti, banche, fornitori e altri partners).

 

I benefici della doppia materialità per le PMI

 

I benefici che derivano dall’implementazione di un’analisi della doppia materialità sono molteplici. Per le PMI, questa attività può diventare un vero e proprio driver per la sostenibilità, aiutando a identificare le aree su cui concentrare gli sforzi e le risorse per massimizzare l’impatto positivo. Allinearsi agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) e rispondere in modo efficace alle aspettative degli stakeholder può accelerare l’adozione di iniziative concrete e di valore.

Un ulteriore vantaggio riguarda l’attrazione di capitali. Le aziende che dimostrano impegno verso la sostenibilità e una rendicontazione trasparente hanno maggiori possibilità di accedere a fondi agevolati e strumenti finanziari verdi. Inoltre, l’analisi della doppia materialità migliora la gestione dei rischi, consentendo alle PMI di anticipare e mitigare tempestivamente situazioni potenzialmente dannose, come l’aumento dei costi energetici o le sanzioni normative. Questo approccio strategico aumenta la resilienza aziendale, rendendo l’impresa più pronta ad affrontare crisi e cambiamenti del mercato.

Per concludere, l’analisi della doppia materialità non deve essere vista solo come un obbligo normativo. Si tratta di un’opportunità unica per le PMI di distinguersi nel panorama competitivo, innovare e costruire relazioni più solide con gli stakeholder.
Investire in questa attività significa non solo conformarsi alle normative, ma anche gettare le basi per un futuro sostenibile e di successo.

 

Il Modello Competitive Double Materiality © Forethinking

 

Forethinking, grazie alla propria expertice in ambito strategia, ha scelto di realizzare un nuovo modello di riferimento per le PMI comprensivo degli standard VSME (Moduli Basic e Comprehensive) e del Modulo Competitive Double Materiality © che include la valutazione del reale impatto delle strategie di innovazione sostenibile delle PMI in termini di vantaggio competitivo e sviluppo.

I punti chiave del processo di analisi Competitive Double Materiality © sono:

  • Valutazione FSINDEX© Forethinking che permette di identificare punti di forza e debolezza della gestione della PMI in relazione ai temi E (Environment), S (Social), G (Governance) e Innovazione sostenibile.
  • Definizione dei fattori della competizione della PMI; analisi attuali vantaggi competitivi dell’azienda e trend di mercato
  • Matrice degli stakeholders; è una matrice costruita su assi cartesiani che mette in relazione il livello di interesse degli stakeholder e la loro capacità di influenzare l’azienda.
  • Analisi doppia materialità

Conclusioni

 

L’obbligo della CSRD riguarda tutte le grandi imprese, quotate e non con più di 250 dipendenti o con un fatturato maggiore di 50 milioni di euro, mentre per le piccole e medie imprese sono tanti i motivi per cui devono integrare anche su base volontaria i principi della sostenibilità:

  • Banche; le banche sono obbligate dalla normativa europea ad integrare i principi della sostenibilità nella valutazione del credito delle imprese, nuove linee di finanziamento sono dedicate solo agli investimenti della transizione ambientale.
  • Relazione con clienti; tutte le grandi imprese della distribuzione e/o del manifatturiero chiedono ai fornitori dati e impegni per la sostenibilità, non integrare il “linguaggio” della sostenibilità nella propria strategia può determinare il rischio di esclusione da intere filiere produttive.
  • Vantaggio competitivo; comprendere le opportunità di mercato della sostenibilità genera una naturale trazione all’innovazione per nuovi segmenti di mercato. L’analisi della doppia materialità con metodo garantisce l’elaborazione di un piano strategico utile alla competitività aziendale.

L’obbligo della CSRD riguarda le informazioni che le imprese devono rendicontare in relazione ai temi ESG ma, pur riconoscendo l’importanza dell’obbligo o dell’impegno di rendicontazione previsto dalla CSRD, le imprese dovrebbero andare oltre la semplice comunicazione dei dati. L’invito è a integrare valutazioni strategiche all’interno delle proprie attività, al fine di promuovere l’innovazione sostenibile.

 

In altre parole:

 

La CSRD obbliga le aziende a parlare di sostenibilità, ma la vera sfida è far sì che la sostenibilità diventi parte integrante della strategia aziendale, guidando l’innovazione e la crescita sostenibile.

 

Panel Forethinking “PMI – ESRS & INNOVAZIONE SOSTENIBILE”

 

Abbiamo realizzato il Panel “PMI – ESRS & INNOVAZIONE SOSTENIBILE”, un programma di utilità per le imprese con l’obiettivo, oltre quello di ridurre il numero di richieste di informazioni non coordinate fra loro sulla sostenibilità, di realizzare il primo report sostenibilità secondo lo standard VSME ESG EFRAG per le PMI non quotate.

Il Panel è una iniziativa Forethinking e del gruppo di lavoro promotore dello Short Master “L’IMPRESA RESPONSABILE: NUOVI STRUMENTI E COMPETENZE PER LA SOSTENIBILITÀ” a cura di Dipartimento di Economia, Management e Diritto dell’Impresa, Università degli studi “A. Moro” Bari e Forethinking Srl Società Benefit.

 

 

SCOPRI I VANTAGGI ESCLUSIVI DEL PANEL

 https://lp.forethinking.com/forethinking-panel-seconda-edizione

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